Pagina 511 - Il Punto Su...Le Dita! _ok3

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Con il Decreto Legge del 9 febbraio 2012 n. 5 (contenente disposizioni urgenti in materia di
semplificazione e sviluppo) sono state introdotte – tra le altre - delle nuove regole che
rendono più snello l’iter per ottenere l’interdizione anticipata dal lavoro per le Lavoratrici
interessate da gravidanza a rischio.
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Infatti, l’art. 15 del suddetto Decreto Legge - modificando parzialmente l’art. 17 del D.Lgs. 151/2001 - stabilisce che dal
1° aprile 2012 la competenza al rilascio dell’autorizzazione per l’astensione anticipata dal lavoro per maternità viene
suddivisa tra ASL e Direzione Territoriale del Lavoro.
Pertanto, l’ASL provvederà a rilasciare l’autorizzazione nell’ipotesi di gravi complicanze della gravidanza mentre la
Direzione Territoriale del Lavoro procederà ad autorizzare la Lavoratrice all’astensione dal lavoro nel caso di:
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sussistenza di condizioni di lavoro o ambientali ritenute pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino;
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impossibilità dell’Azienda ad adibire ad altra mansione la Lavoratrice, secondo le previsioni contenute negli
artt. 7 (lavori vietati) e 12 (valutazione dei rischi) del D.Lgs. 151/2001.
Precedentemente, in quest’ultimi due casi l’interdizione anticipata dal lavoro poteva essere disposta dal Servizio
Ispettivo del Ministero del Lavoro.
Ricordiamo, a tal riguardo, che durante il periodo di gravidanza e fino a 7 mesi di età del bambino la Lavoratrice non
può essere sottoposta a:
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trasporto e sollevamento pesi;
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lavori pericolosi, insalubri e faticosi (ad esempio: dall’inizio della maternità a posizioni ortostatiche o utilizzo
in via esclusiva dei Video Terminali - dal terzo mese in poi per mansioni comportanti una postura fissa da
seduta);
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lavoro notturno dalle 24 alle 6 (fino a 1 anno di età del bambino);
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radiazioni ionizzanti o accertate condizioni ambientali pericolose (tutela estesa anche nel periodo di
allattamento alle attività che comportino rischio di contaminazione).
Le suddette tutele si applicano anche alle Lavoratrici che hanno avuto bambini in
adozione o in affidamento, fino al compimento dei 7 mesi di età.