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all'indennità sostitutiva?
Non tutti i dirigenti hanno piena autonomia decisionale nella scelta del "se e quando" godere delle ferie. La controversia,
che ha ad oggetto anche un'altra questione, quella della mancata erogazione da parte dell'azienda di un bonus al
raggiungimento degli obiettivi del direttore generale, approda in Cassazione.
La Suprema Corte afferma che è a carico dell'impresa l'onere di provare che il richiedente ha la facoltà di decidere da solo
anche riguardo ai periodi di riposo. Se questa autonomia viene meno l'indennizzo deve comunque essere liquidato.
La Cassazione, però, precisa che qualora il dirigente abbia il potere di attribuirsi il periodo di ferie senza alcuna ingerenza
del datore di lavoro e non lo eserciti per sua scelta, non ha diritto all'indennità sostitutiva delle ferie non godute, a meno
che «non provi la ricorrenza di necessità aziendali assolutamente eccezionali e obiettive ostative alla suddetta fruizione».
Diventa quindi un suo onere quello di provare l'effettiva necessità della sua rinuncia.
È dunque ribadito il concetto secondo il quale non è automatica e non discende dalla qualifica di dirigente la piena
autonomia decisionale nella scelta del "se e quando" godere delle ferie.
Giuseppina Di Martino
10 Settembre 2009
Versione originale:
http://www.manageronline.it/articoli/vedi/697/ferie-non-godute-la-cassazione-si-pronuncia-su-quelle-dei-
dirigenti/
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