Pagina 24 - Il Punto Su...Le Dita! _ok3

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Con la nuova riforma, ancora non definitiva, per andare in pensione
saranno necessari i seguenti requisiti:
Dal 2008: 58 anni di età e 35 anni di contributi.
DATA
QUOTA
ANNI
01 luglio 2009
95
almeno 59
01 gennaio 2011
96
almeno 60
01 gennaio 2013
97
almeno 61
Da luglio 2009 entrerà in funzione il sistema della quote
(somma tra età
anagrafica e contributi versati)
e più precisamente:
Quest’ultima quota, prima di essere applicata, sarà oggetto di verifica. Infatti, se i risparmi derivanti dall’applicazione
della riforma saranno significativi la quota 97 potrebbe essere esclusa.
Verranno mantenute le due finestre d’uscita (luglio e gennaio) già previste dalla legge Maroni, ad eccezione dei
lavoratori che maturano 40 anni di contribuzione per i quali, probabilmente, rimarranno le “vecchie” quattro finestre di
uscita (gennaio, aprile, luglio, ottobre).
Sono esclusi dall’aumento dell’età chi fa lavori usuranti.
Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia per le donne resta confermata l’età di 60 anni, anche se una commissione
potrà valutare la possibilità di prevedere finestre di uscita.
Dal 2010, inoltre, saranno applicati i nuovi coefficienti per il calcolo delle pensioni. Si partirà con quelli già
modificati dal “Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale”, allo stato non applicati (ricordiamo che
l’applicazione di tali coefficienti determinerà l’abbattimento del 6 – 8% della pensione), o quant’altro eventualmente
stabilito da una apposita commissione che dovrebbe esprimersi sull’argomento entro il 2008.
Per i lavoratori autonomi l’età necessaria alla pensione di anzianità sarà sempre un anno in più rispetto a quella dei
lavoratori dipendenti.